Maura Prosperous

Nasce a Pescara il 10 Marzo 1996.
Si diploma nel 2015 presso il Liceo Artistico G.Misticoni di Pescara, città in cui
ha l'opportunità di esporre in diversi locali. Prosegue gli studi all'Accademia di
Belle Arti di Roma, dove attualmente studia . E' allieva degli artisti M. Bondi, I.
Tirelli, V. Scolamiero, M. Arduini, S. Dominelli, G. Di Lorenzo, S. Pistilli. Nel
2016 partecipa alla nascita del collettivo artistico “Pentagoni”. Con questo gruppo
di giovani artisti dell'Accademia, espone per due anni di seguito negli spazi della
catena di Belle Arti Vertecchi, prende parte all'evento dell'Appia Day e in due
serate a tema espone presso il Circolo degli Illuminati. Sempre con il collettivo
Pentagoni, nel 2018 partecipa alla prima edizione della Biennale d'Arte
Contemporanea per un nuovo mondo “SAVE BIENNALE”, un progetto di Davide Cocozza, il
collettivo MixedSalad, con la collaborazione di Mara Patricelli, Michelangelo
Prencipe, Natalia D'Avena e la partecipazione di Franco Summa. L'evento ha avuto
luogo presso il Museo D'Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara. In contemporanea,
sempre con l'artista Davide Cocozza, espone negli spazi dell'Atelier Montez di
G.Montez a Pietralata (Roma) in occasione della performance “L'Arte mette a nudo”.
Nel Marzo 2018 partecipa alla mostra dedicata alla commemorazione della Shoah,
curata dalla professoressa R. Saso, “Le sedie vuote”, presso la Fondazione Museo
della Shoah “La Casina dei Vallati” di Roma.
Attualmente fa parte del nascente gruppo di pittura “Il Quarto Piano”, di cui fanno
parte Alice Colacione, Laura Cattafi, Paolo Vitale, Tiziano Conte, Filippo Saccà e
Orio Geleng.
Mostre
-Vertecchi(Roma) I Collettiva Pentagoni 23/o8/2016- 10/09/2016;
-Vertecchi(Roma) II Collettiva Pentagoni 21-30/08/2017;
-Appia Day(Roma) 2017;
-Circolo degli Illuminati(Roma) 2017;
-Museo d'Arte Moderna Vittoria Colonna(Pescara) 3-20/03/2018;
-Atelier Montez(Roma) 8-30/03/2018;
-Fondazione Museo della Shoah(Roma) 13-17/05/2018;

Opera selezionata per il concorso 9" Rosso

Reminescenze
2018
Tecnica mista su cartone
9x9"

 

Testo a supporto dell'opera

Reminescenze

Remiscenze tratta la trasmissione dell'inconscio. In particolare, l'affluire del ricordo di personaggi che hanno impresso tatuaggi invisibili sulla pelle, esistenze confinate ai margini, diseredate e dimenticate dalla società. Identità negate che chiedono a gran voce di poter esistere. Appaiono e trasudano dal dipinto, si dimenano per poter essere coccolate  e vezzeggiate se non nella realtà, almeno nei ricordi di una ragazza, che fra tanti ha voluto guardarli e trattarli come persone. Queste opere vogliono essere un esempio di comportamento, una liberazione dai pregiudizi, un invito all'ascoltare ciò che gli altri spesso tralasciano.